lunedì 12 settembre 2016

LO STARBOOK DI SETTEMBRE 2016 E'...







Nigel Slater,  A Year of Good Eating: The Kitchen Diaries, vol.III

In principio fu Nigel Slater.

Prima del Ministry of Food di Jamie Oliver, prima della "big Farm" di River Cottage, prima anche delle mirabilia di Yotam Ottolenghi, all'origine, insomma, di quella rinascita della cucina britannica sotto il segno del ritorno alla semplicità delle origini che tanto ha contribuito al suo riscatto nella comunità gourmet, c'è questo straordinario "cuoco che scrive", come lui stesso ama definirsi e a cui dedichiamo con imperdonabile ritardo la riapertura dello Starbooks. 

Classe 1958, studi abbandonati a metà, Slater è insieme a Bourdain l'unico esempio di scrittore affermato formatosi quasi esclusivamente sul campo: ma se Bourdain scopre la vena letteraria quasi per caso, dopo essersi imposto come chef, Slater imbocca da subito la via della scrittura, consapevole di non essere altro che un appassionato di cucina- e, per giunta, di una cucina casalinga,domestica e quotidiana. La sua non è la missione di chi vuole cambiare le sorti del mondo, firmando proclami e sbandierando invenzioni: semmai, è il dar voce ad un amore sincero e profondo per quello che lo circonda, dalle mele del frutteto di casa al profumo dello stufato che sobbolle sul fuoco. Questa è la sola cucina che il giovane Slater conosce, la sola che non gli è preclusa, grazie all'assenza di una formazione professionale. Il cibo di cui ha esperienza, infatti, non è quello più cerebrale ed artefatto delle cucine di grido, ma quello semplice e genuino delle quattro mura di casa, strutturatosi nei secoli in una tradizione che ha i suoi punti di forza nella qualità delle materie prime e nella semplicità dell'esecuzione.

Facile a dirsi, difficilissimo a farsi.
Perché se è vero che verso la fine degli anni Ottanta la cucina inglese inizia a risollevarsi dal baratro in cui era srofondata,a suon di pasti a base di   zuppe in scatola, bevande al sapore di latte e mucche pazze in forma di polpette, è altrettanto vero che l'unica strada per la salvezza era quella della sperimentazione, del molecolare, del destrutturato e del fusion. Il futuro era nel segno della chimica, non della tradizione e la cucina doveva stupire e non confortare. 

Un trafiletto sul giornale, insomma, fu lo spazio che riuscì ad ottenere Slater, agli inizi della sua carriera, nella storica rivista Marie Claire: e mentre i suoi colleghi esaltavano i fuochi d'artificio che esplodevano (a volte anche letteralmente) nelle cucine del resto del Paese, il nostro raccontava la semplicità di una buona cucina nazionale, di una spesa fatta ai mercati dei contadini, di ricette delle nonne, rese attuali da una creatività lieve e sommessa, alla portata di tutti senza mai essere banale.
Il successo, neanche a dirlo, venne dal basso, da un pubblico di lettori sempre più esteso e fedele, che nel giro di pochi anni guardò a Slater come a un vero patriota, un vero nume tutelare di una tradizione che, a poco a poco veniva non solo riscoperta, ma anche finalmente apprezzata, in una prospettiva che, anziché denigrarla, valorizzava finalmente la semplicità come un merito e non come un difetto. Di qui l'Observer, con la rubrica divenuta ormai iconica e la feconda produzione editoriale, in un ininterrotto susseguirsi di successi . 
Di qui anche l'imbarazzo delle Starbookers, mai come questa volta indecise sul titolo da scegliere come libro del mese: la scelta di Kitchen Diaries III nasce solo da una mera valutazione cronologica, considerato il valore equivalente di tutti i libri del nostro autore. Tuttavia, visto che da qualche anno Slater ha scelto di rendere protagonista dei suoi articoli e dei suoi libri quella cucina quotidiana che raramente gode degli onori della stampa, ma che invece è spesso quella che ci salva da ospiti inaspettati o da una stanchezza dilagante, abbiamo deciso di rivolgere in questa direzione il nostro occhio critico.
Con che risultati, lo decideremo alla fine del mese, quando tireremo le somme del lavoro svolto nelle tre settimane che seguiranno a partire da domani:con noi ci saranno le Redoners del mese, Mile , Mariangela e Victoria, oltre che i nostri lettori, ai quali rivolgiamo un affettuoso "bentornati"- e il solito invito a seguirci, con la fedeltà e la passione di sempre.
A domani, con la prima ricetta!
Alessandra




5 commenti:

  1. Bello bello bello, non vedo l'ora! Buon lavoro a tutte :)

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  2. Era ora che affrontassimo Slater in effetti, e ricominciare l'anno gastronomico in sua compagnia è davvero un grande inizio!
    Grazie della rece, Alessandra! :-)

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  3. Bentornate Starbookers, che bello ritrovarvi :D Il Signor Slater non so chi sia, mai sentito prima, ma ho come l'idea che non mi deluderà... non mi resta che aspettare fino a domattina.
    Buon lavoro a tutte voi <3

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  4. Bellissima introduzione, a un libro splendido!

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